RICERCA, FIR CISL: AL VIA LA MOBILITAZIONE PER PASSARE DALLE PAROLE AI FATTI

 

 “Governance del comparto, mantenimento del contratto di lavoro specifico per il personale di Ricerca e sblocco del turn over per affrontare il problema del precariato”.

 E’ quanto ha chiesto, nel corso di una conferenza stampa, questa mattina nella sede del CNR, la FIR CISL, la Federazione Innovazione e Ricerca della CISL, per affrontare i problemi di “un comparto strategico per il Paese, di cui tutti ne esaltano l’importanza ma che rimane la cenerentola d’Europa quanto a investimenti e politiche di sviluppo”.

 

“Siamo stanchi delle parole e di un clima di finto interesse per il settore della ricerca. – ha detto il segretario generale, Giuseppe De Biase – Ed è per questo che lanciamo oggi una campagna di mobilitazione con iniziative pubbliche, presidi, sit–in e manifestazioni in tutta Italia per far conoscere le nostre proposte e chiedere al Governo, al Parlamento e all’opinione pubblica di sostenere il rilancio della ricerca in Italia”.

 

Sono molti i nodi del comparto della ricerca pubblica che è composta da 23 Enti con 22 mila persone (di cui 4 mila con contratti precari a vario titolo) che dipendono da sette Ministeri differenti. “Una frammentazione che non ha senso – ha spiegato De Biase – così come non ha senso rinunciare alla cornice unitaria garantita dal contratto nazionale e consentire ancora un blocco del turn over al venti per cento”. Solo dallo sblocco del turn over, infatti, “si potrebbe consentire l’assunzione di circa mille ricercatori precari che vanno ad ingrossare inutilmente l’esercito dei precari”.

 

La ricerca ha tutti i numeri per ripartire ma “bisogna crederci”. E, per passare dalle parole ai fatti, la FIR lancia “una mobilitazione nazionale con l’obiettivo di coinvolgere le altre organizzazioni sindacali e incontrare i referenti istituzionali e i membri dei Consigli di amministrazione degli Enti pubblici di ricerca”.

 

Roma, 26 marzo 2012