La mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori del CNR ha raggiunto risultati significativi: i media italiani non si sono interessati all’Ente solo per decantarne le eccellenze scientifiche ma anche per denunciare il drammatico sotto finanziamento con cui queste eccellenze devono ogni giorno fare i conti e di cui il precariato rappresenta l’aspetto più eclatante, ma non l’unico.
L’attenzione dovrà restare alta e la mobilitazione dovrà continuare, auspicabilmente unitaria, con diverse forme e modalità coinvolgendo tutto il personale, con contratto a tempo indeterminato e precario, affinché il messaggio di questi mesi rivolto all’opinione pubblica e, soprattutto, al mondo politico resti al centro del dibattito nazionale non solo a parole ma si traduca in atti concreti.
Roma 20 dicembre 2017